
Alla fermata dell'auto accovacciato per terra c'è un ombra invisibile che forse era uomo. Sofferenza negli occhi, timore nei gesti coperto di niente di niente è padrone la gente che passa nemmeno lo nota. Un euro per mangiare lui chiede tremante sicuro soltanto di chi è indifferente. Da lontano e venuto quell'ombra di uomo non capisce non parla, ha solo paura. Qualcuno lo schiva qualcuno lo pesta nessuno però si ferma a guardare. Fa freddo ed è buio tutti corrono via fuggendo il rifiuto che il mondo ha creato. Da lontano è venuto con grandi barconi con chi come lui confidava in un sogno. Ma infranto distrutto dall'insofferenza dell'uomo moderno che si dice civile. Odiato rifiuto immonda sporcizia additato a colpevole delle nostre paure. A caprio espiatorio lo abbiamo elevato scaricandogli addosso tutto il disprezzo. Di noi stolti uomini che abbiamo la colpa di non sapere amare nemmeno chi ama. Giovanni Gentile