Non mi conosco più,
riflesso allo specchio
solo l'ombra di me stesso,
di quello che ero
o che avrei voluto essere.
E' un impalpabile niente,
una sfera di fagile vetro
che ruota riflettendo la luce
tra le mani di un giocoliere,
una bolla di sapone
che muore in un soffio leggero.
Non mi vedo più
non so più chi sono
e non voglio sapere
dove, quando, come
gli occhi si chiuderanno
e ricomincerò a sognare.
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