TERRA MIA
Ricami di rondini
nel cielo terso.
Brezza d’argento
fra le fronde
di ulivi e olivastri.
Il ciclamino ride
al tronco rude
della quercia.
E il sole intenerisce
il verde al mandorlo
che schiude petali
alla sua festa.
Gorgheggi alati,
belar d’armenti,
tripudio di colori.
E la valle mollemente
scivola al torrente.
Nastro d’ argento
che si slarga al piano.
Fra cigli
di crespo rosmarino
agave carnosa
e palme nane.
Plana il grifone
sulle rocce arse.
Fra i dirupi,
il coro delle coturnici
culla il sonno
dell’ eterno letargo.
L’anima trattiene il respiro
a soave armonia.
Muore e risorge sazia
di questo pane
di questa acqua:
è la mia terra!
Nessun commento:
Posta un commento