Ho
contato una ad una tutte le ossa
prima
di uscire nel buio
e
cucito gli occhi col filo di ferro
per
non vedere le vene marcire dentro di me
Non
cammino nel fango
era
parte di me
non
mangio spazzatura
ne
avevo pieno lo stomaco
Nata
mai partorita
nella
terra che vomita i figli
che
lascia che i cani sbranino i resti della placenta
all’ombra
delle torri d’avorio
costruite
su fondamenta d’infamia
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