Pages

venerdì 14 marzo 2014

Solchi profondi del mio essere

Le lacrime non riescono a scendere
affogano il cuore
Muoio piano,
poco per volta
e la polvere delle mie ossa sparsa al vento
imbianca le foglie marce di un inverno senza suoni

Cammino inciampando come un vecchio ubriaco
ma è il peso dei giorni che rende instabile il mio andare
tracciando solchi profondi
su quello che resta del mio essere
Il divenire è là a portata di mano
ma non lo raggiungerò mai
se non alla fine di questo lungo incessante viaggiare
con ai piedi solamente un paio di ali consumate dal tempo


Nessun commento:

Posta un commento