di strappare la favola più bella della nostra vita,
l'avevamo ben scritta su pergamena,
usando un pennino d'oro
e l’inchiostro
del sangue dei nostri cuori.
Abbiamo fuso le menti
e stretto i polsi al contrarsi delle vene,
percorso viali boschivi
circondati dai profumi dell’autunno
e incontrato il mare risalire il canale
delle nostre vite
Lungo gli argini scavano stanche le mie mani,
inchiodate dall’incertezza
di accarezzare ancora le tue rughe,
leggendo i capitoli della nostra storia
e tu lontano gridi il tuo affanno
all’ombra disperata che corre via
mentre ti volti per non vedere il dolore
e non sentire il suono dell’addio
Mara Zilio, Giovanni Gentile 12 Giugno 2014
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