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domenica 27 aprile 2014

Incubo del giudizio

Cammino incontro all'alba che non vedrò mai,
schiaffeggiato da questo vento di tramontana,
non ha pietà delle mie ossa,  
gela nei polmoni un respiro affannato di pianto.

Rincorro il sole che fugge via
come a volersi nascondere ai miei occhi,
troppo il male che hanno visto
nei mille secoli che le mie spalle portano in peso
Le mani scarnificate dal troppo scavar fosse
dove non c’è che fetore e anime in pena
e le catene del peccato trascinano in fondo a un giudizio senza scampo,
una sentenza di morte.
Perché non va oltre il mio sognare

quando cieco annaspo cercando l’uscita… da questo terribile incubo

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