Ciavevo 11 anni
quanno er Padreterno se prennette nonna
ero 'n regazzino che nun capiva
perché se piava a chi volevi bene.
Piagnevo sconzolato ner vedè
mì nonno che diceva solamente
“ c'aggia fà c'aggia fà,”
e le lacrime je scorevano come 'n fiume.
So' passati 11 anni
da quanno er Padreterno
s'è portato via mì padre,
a l'improvviso come nonna
jè scoppiato er còre 'n petto.
Nun capivo perché
le persone che ami se ne vanno tutte quante.
Cià quasi 11 anni
mì fijo che de mì padre porta er nome
lo vedo cresce bene
er Padreterno me l' ha dato
sano libbero e 'nteliggente,
'gnorante come er nonno
possino ammazzallo...
però ne vado fiero
sta a diventà 'n ometto.
È bello ricordà mì nonna e mì padre,
ma 'sta vita va avanti
tocca aricomincià.
mercoledì 31 marzo 2010
sabato 27 marzo 2010
Domani
Il domani,
il domani di un momento
vissuto tanto intensamente
da sembrare eterno.
Il domani di chi sempre spera
che la vita cambi
che il cuore non esploda
in miliardi di gocce sanguinanti.
Ma quanta fatica vivere,
affrontare il peso
e di cosa, e per cosa?
Solo il peso dei nostri pensieri...
poi tutto diventa leggero
e voli..
ti libri come una farfalla
trasportata dal vento delle emozioni
che inondano l'anima
come lava incandescente.
Si la passione prende il posto delle paure
la speranza sovrasta le incertezze,
e sei libero
libero di amare
libero di volare
libero di vivere, ti senti vivo.
Con l'incoscienza di un bambino
con la passione di un amante
con il coraggio di un eroe,
ti senti vivo.
Puoi gridare
ai quattro angoli del mondo
che tu ci sei,
immensamente ami
eternamente vivi.
il domani di un momento
vissuto tanto intensamente
da sembrare eterno.
Il domani di chi sempre spera
che la vita cambi
che il cuore non esploda
in miliardi di gocce sanguinanti.
Ma quanta fatica vivere,
affrontare il peso
e di cosa, e per cosa?
Solo il peso dei nostri pensieri...
poi tutto diventa leggero
e voli..
ti libri come una farfalla
trasportata dal vento delle emozioni
che inondano l'anima
come lava incandescente.
Si la passione prende il posto delle paure
la speranza sovrasta le incertezze,
e sei libero
libero di amare
libero di volare
libero di vivere, ti senti vivo.
Con l'incoscienza di un bambino
con la passione di un amante
con il coraggio di un eroe,
ti senti vivo.
Puoi gridare
ai quattro angoli del mondo
che tu ci sei,
immensamente ami
eternamente vivi.
mercoledì 17 marzo 2010
Preghiera
Tu sai che ti credo,
anche se non Ti parlo più
anche se non chiedo più il tuo conforto
e spesso ti maledico.
Tu sai che ti credo,
e so quanto mi ami
quanto mi conosci nel profondo
e la mia vita per te non ha segreti.
Tu sai che ti credo,
ti sei preso mio padre
ma in abito bianco l'ho sognato
seduto accanto a me
lo hai mandato a proteggermi.
Tu sai che ti credo,
sai quando ho bisogno della frusta
e quando invece mi basta una carezza
quando sempre cammini accanto a me.
Tu sai che ti credo,
non chiedo mai perdono
ma tu questo lo sai
e non me lo rimproveri
mi apri invece gli occhi padre premuroso.
Tu sai che ti credo,
e io purtroppo dimentico
dei tuoi mille doni
adesso guardo a te affranto e sconsolato.
Tu sai che ti credo,
sei ancora qua con me
a condurmi per mano
sicuro come sempre che sono figlio tuo.
anche se non Ti parlo più
anche se non chiedo più il tuo conforto
e spesso ti maledico.
Tu sai che ti credo,
e so quanto mi ami
quanto mi conosci nel profondo
e la mia vita per te non ha segreti.
Tu sai che ti credo,
ti sei preso mio padre
ma in abito bianco l'ho sognato
seduto accanto a me
lo hai mandato a proteggermi.
Tu sai che ti credo,
sai quando ho bisogno della frusta
e quando invece mi basta una carezza
quando sempre cammini accanto a me.
Tu sai che ti credo,
non chiedo mai perdono
ma tu questo lo sai
e non me lo rimproveri
mi apri invece gli occhi padre premuroso.
Tu sai che ti credo,
e io purtroppo dimentico
dei tuoi mille doni
adesso guardo a te affranto e sconsolato.
Tu sai che ti credo,
sei ancora qua con me
a condurmi per mano
sicuro come sempre che sono figlio tuo.
giovedì 11 marzo 2010
Ira
Rode dentro, devasta l'anima
volano i pensieri
plumbei come il cielo più nero
gelidi come palle di grandine,
ingarbugliati in un intreccio di rovi
sanguinanti di mille e mille ferite.
È perso lo sguardo verso l'orizzonte
scruta lontano senza guardare
senza vedere un immobile tramonto
e le sue lingue di fuoco
che si spengono col buio.
Si affollano i sentimenti,
combattono, senza trovare quiete
in un turbinio di tempeste
che potenti scaricano a terra
le spade infuocate di Zeus,
folgorando ciò che rimane di un briciolo di umanità.
È furente l'ira
che non da pace, che consuma,
disperde ai quattro venti lo spirito indifeso
che oramai stanco
si lascia andare alla morte.
Una morte senza speranza
senza resurrezione.
Solamente l'odio imperversa
lasciando inerme
il corpo senza vita.
volano i pensieri
plumbei come il cielo più nero
gelidi come palle di grandine,
ingarbugliati in un intreccio di rovi
sanguinanti di mille e mille ferite.
È perso lo sguardo verso l'orizzonte
scruta lontano senza guardare
senza vedere un immobile tramonto
e le sue lingue di fuoco
che si spengono col buio.
Si affollano i sentimenti,
combattono, senza trovare quiete
in un turbinio di tempeste
che potenti scaricano a terra
le spade infuocate di Zeus,
folgorando ciò che rimane di un briciolo di umanità.
È furente l'ira
che non da pace, che consuma,
disperde ai quattro venti lo spirito indifeso
che oramai stanco
si lascia andare alla morte.
Una morte senza speranza
senza resurrezione.
Solamente l'odio imperversa
lasciando inerme
il corpo senza vita.
venerdì 5 marzo 2010
A.r. Mastrangelo Tornare a volare
A.r. Mastrangelo Tornare a volare
Annarita Mastrangelo (Logos III EDIZIONE( Pubblicata LAB -A.A.V.V. - Giulio Perrone Editore-ISBN978-88-6316-025-3
Come una barbona sul ciglio di una strada
frastornata e barcollante
vagavo domandandomi perché.
I segni sul mio corpo
per sempre indelebili.
Soffoco!
Non piango!
Nessuno ha voluto ascoltare ...e vedere.
Crudele gioco dell’omertà.
Violenza su violenza.
Pensavo fossi un angelo bianco,
bianco solo il tuo camice e un giuramento calpestato,
come una foglia morta al vento.
Nessun giudice
potrà rendere giustizia per ciò che sempre scalfito
rimarrà nella mia mente.
Una lacrima di cristallo sul mio volto,
un brivido freddo attraversa il mio corpo!
Ora urlo forte!
Il silenzio uccide ancor di più.
Vendetta è fatta.
Sono tornata a volare
Annarita Mastrangelo (Logos III EDIZIONE( Pubblicata LAB -A.A.V.V. - Giulio Perrone Editore-ISBN978-88-6316-025-3
Come una barbona sul ciglio di una strada
frastornata e barcollante
vagavo domandandomi perché.
I segni sul mio corpo
per sempre indelebili.
Soffoco!
Non piango!
Nessuno ha voluto ascoltare ...e vedere.
Crudele gioco dell’omertà.
Violenza su violenza.
Pensavo fossi un angelo bianco,
bianco solo il tuo camice e un giuramento calpestato,
come una foglia morta al vento.
Nessun giudice
potrà rendere giustizia per ciò che sempre scalfito
rimarrà nella mia mente.
Una lacrima di cristallo sul mio volto,
un brivido freddo attraversa il mio corpo!
Ora urlo forte!
Il silenzio uccide ancor di più.
Vendetta è fatta.
Sono tornata a volare
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