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sabato 17 novembre 2012





Giovanni Gentile è nato a Nettuno nell’aprile del 1965 è un impiegato commerciale, sposato con Paola e padre di due splendidi ragazzi, Chiara e Alberto.
Nutre una grande passione per la poesia: ha pubblicato, nel febbraio 2011, il suo primo libro, una raccolta di poesie dal titolo “Guarda con i miei occhi”
Di recente, si è dedicato, in qualità di relatore, alla presentazione di varie opere di amici scrittori, tra le quali: “Tre sono le vele “, diario-libro di poesie e racconti di Paula Becattini,“ Fuoco che Danza” romanzo di Anna Maria Funari, “Eclissi di cuore“, silloge poetica di Patrizia Portoghese in arte Pattyrose e “Io, il ninnolo di Dio “, romanzo di Stefania Colasanti.

Ultimamente, ha scelto anche di realizzare, in collaborazione con altre persone, un concorso nazionale di poesia, dedicato alla memoria di Miriam Sermoneta.
Proprio riguardo a questo argomento, ho deciso di porgli qualche domanda.

mercoledì 14 novembre 2012

Fuoco che danza


Fuoco che danza


Anni fa andavo spesso a cercare me stesso in luoghi dove potevo sentire forte la spiritualità.
Amavo i santuari Francescani che circondano la valle Reatina. Vivere alcuni giorni tra quelle colline mi faceva sentire in pace, in armonia con il mondo e con le persone.
Tutte le brutture, le preoccupazioni della vita quotidiana le vedevo sotto una prospettiva diversa, sicuramente la prospettiva giusta, e lasciavo scivolare di dosso quello che appesantiva la mia vita.
Nel romanzo “ Fuoco che danza “ di Anna Maria Funari il protagonista, un giovane e promettente avvocato nativo americano, viene messo di fronte a delle scelte che mettono in dubbio tutto ciò in cui aveva riposto le sue aspettative, ed è cosi che decide di tornare ai suoi luoghi di origine e cercare nella spiritualità e nelle tradizioni della sua gente, della sua famigia quello che credeva essere sopito da tempo.
Alte montagne, vallate incantevoli, albe e tramonti che lasciano a bocca aperta, ma soprattutto la sintonia con tutto quello che lo circonda fanno si che Shawnee Lee Jackson ritrovi se stesso e l'armonia con il grande spirito.
In questo piccolo romanzo, che amo definire un piccolo capolavoro, una perla rara, Anna Maria ci mette di fronte ad una realtà che non conosciamo, la realtà dei nativi americani.
Può sembrare a prima vista una realtà lontana da noi dal nostro modo di pensare di agire.
Ma come dicevo prima la ricerca della pace, di una spiritualità pulita priva di convenzioni è nel nostro Dna, non possiamo sentirci esclusi da tutto questo, qualsiasi credo professiamo.
Abbiamo dentro un “ Fuoco che danza” e che rischia di bruciare tutto diventando un incendio devastante se non sappiamo dominarlo, se non torniamo a domare i tizzoni che sono dentro di noi.



Giovanni Gentile

lunedì 12 novembre 2012

io, il ninnolo di Dio

io ninnolo di Dio “

A quanti di noi nella vita è capitato di chiedere e non avere una risposta, quante volte abbiamo alzato gli occhi al cielo in segno di supplica, e quante volte invece lo abbiamo fatto per sfidare e maledire – Dio o che so io qualsiasi cosa o entità in cui crediamo. -
Tante e tante volte capita di chiedere a quel “Dio” - perché proprio a me? Perché giochi con la mia vita e come un balocco fai di me quello che vuoi?
Giacobbe lottò con Dio e alla fine ne uscì sconfitto e capì che non avrebbe mai vinto.
Doveva semplicemente lasciarsi andare, lasciarsi guidare.
Quello che Stefania racconta potrebbe essere la storia di ognuno di noi: con Elena, la protagonista del romanzo “ Io ninnolo di Dio “ L'autrice ci mette di fronte ad uno specchio, e lo fa in un modo a dir poco eccezionale. Un viaggio nel tempo, nella vita di Elena – Bambina, adolescente, donna matura, in un andirivieni per niente scontato e pieno di sorprese. E ciliegina sulla torta nei vari momenti del viaggio di Elena c'è sempre un confronto con Dio, un continuo cercare il dialogo da parte di Elena che fin da bambina non fa che chiedere -“ Dio ma è giusto che questo stia capitando a me?”-
Non posso certo raccontarvi il finale, che come dicevo prima non è affatto scontato, anzi il Romanzo a mio parere potrebbe avere decine di finali, dipende da come leggiamo la storia di Elena.
Amici miei come tante volte ho detto ci sono autori sconosciuti che non hanno niente da invidiare ai grandi scrittori. Stefania a parer mio è una di questi.

Giovanni Gentile