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domenica 6 gennaio 2013

Mamma ha il cancro ma fa la marmellata


Mamma ha il cancro ma fa la marmellata


Non è facile parlare di una malattia importante come il cancro, né tanto meno viverla.
Silvana Feola è riuscita in entrambe le cose, senza autocommiserazione, senza banalità , affrontando questo suo mostro malefico schiaffeggiandolo e sbeffeggiandolo, sempre però tenendolo a debita distanza – visto mai …. –
Nel suo libro dove racconta la malattia che ha colpito la mamma, ma anche come dice lei ha coinvolto in modo profondo tutta la famiglia mettendola di fronte ad un bivio dove non tutti riescono ad uscire indenni, Silvana è riuscita, a mio parere, a dare un messaggio forte, non indifferente a quanti ogni giorno sono costretti a combattere, messi alle strette da una cose che non hanno cercato né voluto, né tanto meno si sarebbero mai aspettati.
Non sto certo a raccontarvi tutto il romanzo, non è compito mio, voglio solamente cercare di trasmettere quello che Silvana ha, nel suo piccolo, voluto comunicare.
C'è tanta ironia nel racconto delle giornate che si svolgono dopo che alla mamma è stato diagnosticato un carcinoma al seno.
Un ironia che secondo me è il filo che ha tenuto in piedi tutta questa storia, raccontata e vissuta,
un piccolo esempio ve lo faccio – chi avrebbe mai pensato a far diventare i farmaci chemioterapici due pistoleri che entrano nel corpo del malato e sparano azero su tutto quello che vedono malvagio,
Chi mai avrebbe descritto il cancro come un mostro malefico dai mille tentacoli e frecce pronte ad essere scoccate una volta rimosso chirurgicamente.
Silvana ha un'immaginazione che non è da pochi, e grazie a questo suo modo di porsi di fronte ad una tragedia cosi grande ha lanciato lei delle armi per combattere e difendersi dal male.
Questo è quello che l'autrice vuole trasmettere, che non bisogna piangersi addosso e lasciarsi andare alla disperazione, ma che malgrado il tumore si può, si deve vivere, fino all'ultimo. Fino all'ultima chance si deve combattere, perché non è detto che il tumore vinca e che inesorabilmente porti verso il non ritorno. Certo non tutte le storie hanno un lieto fine, ma l'anima può aiutare il corpo a vincere e ritrovare la serenità di vivere pienamente.

Giovanni Gentile.  

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