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giovedì 26 marzo 2015

Dardi avvelenati

Dardi avvelenati
le tue parole
frecce infuocate ogni sillaba
una ferita ogni urlo
uno squarcio al petto
S’è macchiato di rosso il foglio  
che tenevi tra le mani
mentre sputavi giudizi
hai vomitato tutto il male
sentenziato di morte e di vita
Son qua, a leccarmi le piaghe
le lacrime bruciano come acido
lasciano solchi profondi
che non rimargineranno mai
Hai preso la mia vita inutile
e inutilmente hai riempito le strade d’indifferenza
griderò ancora le mie pene
qualcuno ascolterà



Giovanni Gentile 31 Maggio 2014

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