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sabato 17 ottobre 2009

TU E I MIEI FIGLI

Ti vedo giocare con i miei figli, discendenza da te generata, generazione che hai appena sfiorato. Ti vedo giocare con loro, giocano con te e da te imparano. Imparano la vita imparano l'amore. quell'amore che a me nascondevi ma che nei tuoi occhi riuscivo a vedere. Come sei lontano adesso eppure tanto vicino, e quanto stupido ero a non comprendere che per me c'eri sempre. Non ho mai compreso che per me soffrivi piu' di quanto il tuo cuore potesse sopportare, il tuo cuore cosi pieno d'amore eppure cosi fragile, tanto fragile che ti ha portato via. Giochi con i miei figli papa' ma è solo un sogno il sogno di un bambino oramai uomo che aspetta che ritorni.
GIOVANNI GENTILE PREMIO LAURENTUM 2008 IV CLASSIFICATO

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